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Umeboshi le prugne giapponesi regine dei cibi alcalini.

Col termine Umeboshi, si fa riferimento ad un tipico frutto giapponese sotto sale usato fin dall’antichità per le proprietà medicinali, chiamato anche “prugne secche”.
Sono prugne secche sotto sale, anche se i frutti utilizzati per l’umeboshi in realtà sono più simili ad un’albicocca che ad una prugna e provengono da una varietà asiatica dell’albicocco Prunus Mume; ne esistano molte varietà, anche dal sapore diverso.
L’origine non è certa, alcune teorie narrano che se ne siano trovate tracce nell’antica Cina, dove una prugna secca e affumicata (ubai) fu trovata in una tomba di più di duemila anni fa. Ancora oggi l’ubai è una delle medicine cinesi più antiche utilizzata per svariati scopi medici.
In Giappone, all’epoca dei samurai, queste prugne salate erano uno degli alimenti più preziosi per i soldati, che le mangiavano con riso e bevande come antidoto alla fatica delle battaglie e come purificante per l’acqua.
Nell’antica tradizione orientale, sono impiegate in cucina come condimento (soprattutto per salare i piatti). Ma sono da sempre utilizzate anche come rimedio naturale, soprattutto per i disturbi dell’apparato digerente e in particolare in caso di indigestione.
Proprietà e benefici
Ricche di acidi organici, la prugna umeboshi è fortemente alcalinizzante, per questo è stata definita “la regina dei cibi alcalini”, aiuta il fegato e le funzioni epatiche.
Le prugne umeboshi contengono molti sali minerali e sono ricche di calcio, ferro e fosforo; inoltre contengono acido citrico – antiossidante, chelante e depurante – e acido fosforico – correttore di acidità. L’acido citrico, in particolare, favorisce l’assimilazione da parte dell’organismo di ferro, magnesio e calcio. Insieme, questi due acidi aiutano anche la scomposizione degli acidi nocivi come l’acido lattico e l’acido piruvico a volte presenti in eccesso nel corpo.
Il consumo di questo frutto apporta i seguenti benefici:
1. Rivitalizzante, aumenta la resistenza e fa diminuire il senso di stanchezza;
2. Alcalinizzante;
3. Disintossica fegato e reni;
4. Favorisce la digestione e la regolarità dell’intestino, è anti nausea, aiuta in caso di reflusso e gastrite;
5. Utile in caso di disturbi stagionali: antipiretico, antibiotico, aiuta contro il raffreddore e i dolori;
6. Ha proprietà antisettiche e antimicrobiche;
7. Aiuta a contrastare la dissenteria;
8. Cura le malattie della pelle come l’eczema.
Specifichiamo che per contrastare la dissenteria bisogna assumere il frutto invecchiato di sei o sette anni, mentre per la cura di problemi cutanei vanno schiacciati i frutti sino a creare una crema che va poi spalmata sulla zona interessata.
Inoltre, si ritiene che aiuti il fegato a smaltire l’alcol, rendendolo un’ottima cura naturale per i “postumi della sbornia”.
Come vengono preparate
Una volta raccolti, i frutti freschi e maturi vengono lavati e tenuti in acqua fredda per un certo periodo di tempo, per permettere l’eliminazione del retrogusto amaro che caratterizza l’umeboshi.
I frutti vengono poi posti sul fondo di un recipiente e vaporizzati con acquavite, viene aggiunto poi il sale (200 grammi ogni chilo di frutti) e si mescola il tutto.
Si mescolano poi le foglie rosse di shiso in sale marino e vengono realizzati degli strati alternati di shiso (pianta erbacea utilizzata nel settore alimentare come erba aromatica) e umeboshi, all’interno di grandi botti, dove vengono lasciati a fermentare per un periodo non inferiore a 4 settimane. Dopo la fermentazione le prugne vengono lasciate a essiccare.
Una volta essiccate, le umeboshi, possono essere consumate, trasformate in purea, ridotte in polvere o ancora si può creare una salsa chiamata acidulato di umeboshi, utilizzata in sostituzione di sale e aceto.
Come si consumano
In Giappone è tipico vedere mangiare le umeboshi la mattina a colazione insieme a una tazza di tè verde. L’uso tipico comunque è quello di condimento per il riso per arricchirne il sapore, l’aceto di umeboshi si usa anche per condire zuppe, insalate, stufati e spezzatini.
La pasta di umeboshi è invece tipicamente utilizzata spalmata su una fetta di pane o sulle uova, o insieme ad altre salse.
L’estratto di umeboshi si trova anche in pastiglie (meitan), nei negozi specializzati.
Controindicazioni
Non ci sono particolari controindicazioni, se non per via della grande quantità di sale con cui vengono trattate, l’utilizzo eccessivo pertanto può causare ipertensione e ritenzione idrica.
Autrice dell’articolo: Silvia Terracciano

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