Perche’ si sbadiglia?

Sbadigliare in faccia alle persone è tutto fuorché carino eppure, anche se cerchiamo di camuffarlo, succede a tutti più volte al giorno.

E capita così di ritrovarsi a rispondere a domande del tipo “Hai fame?” o ancora “Sei stanco?” e fino a qui tutto bene, ma se dopo uno sbadiglio dovesse arrivare per disgrazia un brusco “Ti sto annoiando?” le cose cambierebbero leggermente, anche perché non sempre è facile convincere il proprio interlocutore del contrario, figuriamoci se permaloso.

In tal caso potremmo dimostrare la nostra innocenza dichiarando che il tanto male interpretato sbadiglio altro non è che un riflesso, assolutamente involontario, necessario per mantenere costante la temperatura cerebrale. Beh in alcuni casi questa sarebbe la verità ma le cause dello sbadiglio possono essere anche altre.

Scendiamo quindi più nel dettaglio. Trattandosi di un riflesso, generalmente involontario, che consiste in una profonda inspirazione seguita poi da una notevole espirazione, lo sbadiglio è un gesto molto comune che potrebbe essere causato dalla necessità di ossigenare il sangue, raffreddare il cervello, distendere l’albero respiratorio, aumentare lo stato di vigilanza e completare qualche funzione come la digestione, oppure potrebbe essere una semplice conseguenza della fame, della noia, della stanchezza e dunque una sorta di linguaggio non verbale con il quale ciascuno di noi mostra inconsciamente agli altri il proprio grado di stanchezza e chissà cos’altro.

Naturalmente esistono numerose teorie scientifiche a sostegno delle cause finora citate, tra le quali rientra anche la teoria secondo cui lo sbadiglio sarebbe un riflesso inconscio di imitazione che porterebbe a condividere e riprodurre automaticamente il comportamento e lo stato fisiologico di chi ci circonda e ciò spiegherebbe, almeno in parte, la contagiosità dello sbadiglio. Tralasciando tuttavia i momenti di noia, stanchezza e apatia, generalmente il nostro corpo induce lo sbadiglio poiché necessita di più ossigeno e questo avviene per lo più nei momenti di assoluto riposo fisico. Ciò nonostante, pur trattandosi di un riflesso involontario, lo sbadiglio può essere anche facilmente indotto e modulato.

Passiamo adesso ai numeri. Tutti noi sbadigliamo circa 220 mila volte nell’arco della vita e dunque 7-8 volte al giorno per un tempo medio di sei secondi a sbadiglio, attimi in cui si attiva la circolazione e corpo e muscoli si rilassano.

Ecco infine alcune curiosità sullo sbadiglio:

1) Sbadigliare aiuta anche ad alleviare il dolore. L’aumento dell’ossigeno nel sangue spegne la mente razionale, risparmiando cosi le energie utili a produrre le sostanze per attenuare il dolore.

2) Sbadigliare stimola i sensori del piacere. Secondo uno studio condotto dalla Rutgers University lo sbadiglio, così come lo starnuto, genera una sensazione di benessere legata appunto a un breve distacco dalla realtà che ci rende più distesi e rilassati.

3) Lo sbadiglio nasce nel grembo materno. Infatti intorno alle 11 settimane di gestazione i feti manifestano per la prima volta le tipiche contrazioni dello sbadiglio.

Fonte:www.benesserevillage.it

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