Josesph D. Puglisi è uno dei ricercatori che lavorano con Beyond Meat, l’azienda che produce carne con le proteine dei piselli.
Una crosta brunita fuori, un cuore rosso dentro.
Guardandolo su un piatto l’hamburger prodotto dall’americana Beyond Meat non sembra diverso dalla carne vera, quella che si può trovare in qualsiasi fast food o al banco frigo di un supermercato.
Eppure nessun animale è stato macellato per portarlo in tavola.
Josesph D. Puglisi è uno degli scienziati che hanno lavorato a questo progetto e grazie al Future Food Institute è stato in Italia per l’evento Maker Faire, organizzato a Roma dal 12 al 14 ottobre. È lui a spiegare al Corriere della Sera, come sia possibile creare un hamburger senza prendere nemmeno la cellula di un animale. Per i curiosi, in Italia questo panino si può provare nella catena Well Done Burger di Bologna.
‘hamburger di Beyond Meat non è definibile come carne sintetica. I
l suo processo di produzione non prevede la coltivazione di cellule di animali in laboratorio, ma parte da un presupposto completamente diverso.
Oltre ad occuparsi di questo progetto Joseph D. Puglisi è professore nel Dipartimento di Biologia Strutturale dell’Università di Standford, sono i suoi studi sulle molecole che lo hanno portato a trovare la via giusta per creare un nuovo alimento: «Questa è carne che nasce dalle piante. È creata utilizzando proteine provenienti dai piselli gialli.
Il primo passaggio è scaldarli sotto pressione, così da produrre una struttura gommosa. Il colore rosa viene dato dalla barbabietola e da diversi pigmenti vegetali. Ci sono anche altri aromi naturali che danno a questo cibo, una volta cucinato, lo stesso sapore di un hamburger. Tutto il preparato viene mischiato con grassi vegetali per dare un aspetto più succoso”.
Le frontiere per la carne che nasce dalle piante sono ancora tutte da superare. Oggi gli hamburger, in futuro ci potrebbero essere negli scaffali dei supermercati anche cibi più complessi: «I nostri risultati negli scorsi anni hanno mostrato che possiamo usare una vasta selezione di proteine che provengono dalle piante per creare diverse consistenze e sapori, come salumi o salsicce. La nostra Beyond Sausage rilasciata quest’anno è molto popolare. La vera sfida sarà nel creare quei tagli di carne che sono la punta di questa industria. Bistecche buone e succulente, lombi di maiale o petti di pollo sono solo questione di tempo. In ogni caso un buon culatello vegetale come quello che ho mangiato qui in Italia a Soragna potrebbe non essere mai fattibile».
Fonte: Corriere.it