Vantaggi e svantaggi del digiuno intermittente (voluto o casuale)
Ti sei svegliato tardi per colazione o hai avuto riunioni durante l’ora di pranzo? Dopo il lavoro sei andato in palestra e sei arrivato a casa assonnato, quindi sei andato dritto a letto? O forse stai provando a perdere peso? In tutti i casi, la reazione del tuo corpo alla mancanza di un pasto dipende molto da età, salute, regime alimentare e abitudine all’esercizio fisico. Ci spiega cosa può succedere Stefano Erzegovesi, nutrizionista e psichiatra, responsabile del Centro dei disturbi alimentari dell’Ospedale San Raffaele di Milano
Naturalmente, uno degli effetti di saltare un pasto è la perdita di peso. Il “digiuno intermittente” fatto nel modo “giusto” può avere notevoli benefici sulla salute. Ma è sempre bene consultare uno specialista. A livello psicologico si è visto che anche le motivazioni sono importanti: se si saltano i pasti solo per abbuffarsi la sera, il rischio è quello di mangiare davvero.
Le «giuste» motivazioni
Il dottor Stefano Erzegovesi spiega: «Il digiuno intermittente e, più in generale, qualsiasi tipo di modifica sostanziale delle nostre abitudini alimentari, richiede uno specifico lavoro preliminare di informazione (ad es. “soffrirò molto la fame? Devo cambiare i dosaggi delle medicine che prendo? Posso mangiare normalmente o in abbondanza nei giorni di non digiuno?”) e soprattutto di motivazione (“per quale motivo sto pensando di iniziare a fare il digiuno intermittente? Sono solo motivi estetici o anche motivi di salute? Sono disposto a farlo in maniera costante e per almeno 6 mesi continuativi”?). Una persona informata e motivata riuscirà senza dubbio a trarre più benefici dal digiuno intermittente e, soprattutto, non lo abbandonerà prima del tempo».
Lo stress di avere fame
Uno studio ha rilevato che lo stress aumenta i livelli di fame, che a loro volta possono causare eccessi alimentari e abbuffate. Quindi se saltare i pasti ti fa venire una fame incontrollabile non è indicato per te. «Sconsigliamo senza dubbio il digiuno intermittente “fai da te” a chiunque soffra di un disturbo del comportamento alimentare – chiarisce il dottore – , come ad es. il “Disturbo da Binge Eating (BED)”, in cui si soffre di scarsa capacità di controllo della fame. Il digiuno intermittente può essere invece utile in quelle persone, affette da BED, che abbiano già svolto un lavoro psicologico sul riconoscimento della fame “vera” e della fame emotiva. Più in generale, sconsigliamo sempre, non solo in caso di BED, il digiuno intermittente “fai da te”: meglio sentire prima il medico».
Ti sentirai meno gonfio
«Un effetto positivo del saltare i pasti può essere quello di sentirsi meno gonfi, non semplicemente per un minor volume di cibo nella nostra pancia, ma anche per uno specifico effetto di drenaggio delle scorie metaboliche: un organismo a riposo dal lavoro quotidiano di digestione del cibo, sicuramente riesce a “bruciare” con più efficienza il materiale di scarto. In effetti, alcuni studi hanno dimostrato anche che, durante i periodi di digiuno, gli individui mostrano livelli più bassi di infiammazione, il che può aiutare a contrastare gli effetti di alcune malattie basate su questo fenomeno, come sono tutte le malattie croniche della nostra epoca (malattie cardiovascolari, alcuni tipi di tumore, malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, malattie autoimmunitarie, malattie metaboliche come il diabete 2)», dice Erzegovesi.
Il consiglio dell’esperto
«Mi sento di dare un consiglio generale a chiunque voglia fare un percorso di digiuno intermittente per migliorare, più che il peso corporeo, la salute e la longevità: preoccupatevi del giorno di digiuno ma, soprattutto, usate il percorso di digiuno come occasione per mangiare meglio tutti gli altri giorni della vostra settimana (e della vostra vita)», termina Erzegovesi.