Il progetto sta riscuotendo uno straordinario successo.
C’è chi ha scelto di regalare una ciocca dei propri capelli in anonimato e chi si è scattata un selfie per testimoniare il proprio gesto di solidarietà. Magari mettendoci la faccia oltre che i capelli. In entrambi i casi il risultato non cambia e l’obiettivo di aiutare donne in difficoltà può dirsi comunque raggiunto. Il progetto Un angelo per capello è nato nel 2014 in Puglia, con la finalità di donare parrucche a pazienti oncologiche che non possono permettersi di acquistarne una.
Sia per il passaparola tra i parrucchieri, sia per la viralità della pagina Facebook che conta migliaia di like, gli organizzatori della campagna solidale hanno assistito ad un incremento straordinario delle elargizioni. L’idea alla base del progetto consiste nel raccogliere le ciocche di capelli delle donatrici, la cui lunghezza non deve essere inferiore ai 25 centimetri, e con quelle realizzare parrucche per le donne sottoposte a trattamenti chemioterapici. Parrucche con alto livello di traspirazione (requisito importante per permettere la normale ricrescita dei capelli) e un effetto estremamente naturale.
Molte donatrici hanno accompagnato l’invio delle proprie ciocche di capelli con messaggi di incoraggiamento o con aforismi. Le ciocche arrivano da tutta Italia, e dato che finora sono state regalate parrucche principalmente nel territorio della Puglia, l’ambizione è di allargare il progetto a livello nazionale per accontentare tutte le richieste.
Scelta analoga anche per la Banca dei capelli, Associazione scesa in campo affinchè tante più pazienti oncologiche possano ricevere gratuitamente la loro parrucca. Perchè, proprio come si legge nel sito, tutto serve, anche la consapevolezza “che bisogna curare la persona con la malattia e non soltanto la malattia.”
www.unangelopercapello.it
www.bancadeicapelli.it