Il maestro e lo scorpione: la storia zen che insegna a non cambiare la propria natura.

Tra le tante storie zen, ce n’è una che lancia un importante messaggio: quello di non cambiare mai la propria natura e il modo di esprimere liberamente se stessi.
Si può andare contro natura? Bella domanda. C’è chi pensa sia necessario smussare qualche lato del proprio carattere ‘per piacere agli altri’. Chi invece rimane fedele al proprio modo di essere perché a volte il cambiamento spaventa.

Non c’è, dunque, una risposta univoca, ma questa bella storia zen potrebbe aiutare a schiarirsi le idee.

Un maestro zen vide uno scorpione annegare e decise di tirarlo fuori dall’acqua.
Quando lo fece, lo scorpione lo punse.

Per effetto del dolore, il maestro lasciò l’animale che di nuovo cadde nell’acqua.
Il maestro tentò di tirarlo fuori nuovamente e l’animale lo punse ancora.
Un giovane discepolo, che era lì, si avvicinò e gli disse:

“Mi scusi, maestro, ma perché continuate a prendere lo scorpione? Non capite che, ogni volta che provate a tirarlo fuori dall’acqua, vi punge?”

Il maestro rispose:

“La natura dello scorpione è quella di pungere. Questo non cambierà la mia che è quella di aiutare”.

Il maestro si fermò a riflettere e, con l’aiuto di una foglia, tirò fuori lo scorpione dell’acqua e gli salvò la vita. Poi, rivolgendosi al suo giovane discepolo, continuò:

“Non cambiare la tua natura se qualcuno ti farà del male. Prendi solo delle precauzioni. In genere gli uomini sono ingrati del beneficio che gli stai facendo. Ma questo non è un motivo per smettere di fare del bene, di abbandonare l’amore che vive in te”.

Fonte:greenme.it

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